Piccola guida al Museo Egizio di Torino

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Quando si parla di eccellenze sabaude, è impossibile non chiamare in causa il Museo Egizio di Torino. Chi visita la città e gira per il centro con il planning dei luoghi da visitare non può prescindere da questo tempio della storia di una delle civiltà più affascinanti del mondo.

Di certo c’è che, quando inizia la scoperta di questo luogo speciale, tutto per un po’ sparisce e ci si immerge in un’atmosfera sospesa tra il mistero e la solennità. Per viverla meglio, è utile informarsi un po’ sulla storia e sulle parti più belle del Museo.

Museo Egizio di Torino: come raggiungerlo

Situato al civico 6 di Via Accademia delle Scienze, il Museo Egizio si trova in pieno centro a Torino, poco lontano da Piazza Carignano. Chi scende presso la Stazione di Torino Porta Nuova lo può raggiungere in pochi minuti percorrendo Via Roma e arrivando all’incrocio con Via Maria Vittoria.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici, tra i principali riferimenti è possibile ricordare gli autobus 13, 62, 55, 56 e 72. Chi punta invece a raggiungere il Museo Egizio in macchina può incontrare un po’ di difficoltà. Il motivo è legato al fatto che Via Accademia delle Scienze si trova nell’isola pedonale cittadina. In questi casi, il consiglio è quello di lasciare il mezzo di trasporto in uno dei parcheggi più vicini. Tra i più comodi è possibile ricordare quello di Piazza Vittorio.

Breve storia

Dedicato esclusivamente all’arte egiziana, il Museo è stato aperto nel 1824 su iniziativa di Carlo Felice di Savoia. Fondamentali ai fini della sua nascita sono state le collezioni di Vitaliano Donati, celebre egittologo di Padova, e di Bernardino Drovetti, consulente delle autorità francesi ai tempi dell’occupazione dell’Egitto.

Annoverato dal Times tra i migliori musei del mondo, con i suoi pezzi il Museo Egizio di Torino copre la storia del Paese a partire dall’era Paleolitica fino all’epoca copta.

Pezzi più importanti

Per quanto riguarda i pezzi più importanti tra quelli conservati presso il Museo Egizio di Torino, è possibile ricordare la tomba di Kha e Merit, ancora in ottime condizioni, così come il corredo funebre e il sarcofago della Regina Nefertari.

Un altro pezzo di grande rilevanza è il cosiddetto Papiro di Torino, fondamentale per chi si occupa di studiare la sequenza dei vari Faraoni (non a caso è noto pure come Canone Regio).

Curiosità sul Museo

Quando si parla del Museo Egizio di Torino è possibile citare alcune curiosità. Tra le più diffuse è presente la maledizione del Faraone, una diceria che ha iniziato a diffondersi quando, all’inizio degli anni 2000, alcuni bambini si sono sentiti male passando nelle sale del Museo.

I piccoli pazienti in questione sono stati ovviamente visitati dai medici, che hanno formulato diverse ipotesi. Tra queste è possibile ricordare l’influenza di una sostanza utilizzata per ottimizzare la conservazione dei reperti.

Durata della visita e costi

Anche il Museo Egizio di Torino fa grande affidamento sulla presenza online: sul sito ufficiale sono reperibili tutte le informazioni necessarie alla visita. Anche in questo caso l’innovazione tecnologica unita ai servizi per gli utenti (gli esempi in campo tech sono molti, a partire dal gaming online: basti pensare a tutti i siti di casino con bonus) è fondamentale per la crescita del luogo.

La visita del Museo Egizio di Torino non ha una durata prestabilita. Tutto dipende dalle scelte di chi la effettua. Ricordiamo che il percorso parte dal secondo piano.

Il Museo, che apre alle 9.00 del mattino tutti i giorni (chiude alle 18.30 dal martedì alla domenica e alle 14.00 il lunedì), prevede un costo di 13 euro per i biglietti dei visitatori adulti.

I ragazzi fino ai 18 anni e i giornalisti che mostrano il tesserino pagano 9 euro. I giovani dai 6 ai 14 anni pagano invece 1 euro. L’ingresso è gratis per i bambini entro i 5 anni.